
Il Napoli domina a larghi tratti la sfida del San Paolo, non riuscendo a conquistare tuttavia l’accesso agli ottavi di Champions. Andiamo ad analizzare la condotta dei singoli giocatori ieri sera in campo, partendo dai padroni di casa.
NAPOLI
RAFAEL 6 – Il portiere brasiliano aveva qualcosa da farsi perdonare dopo le ingenuità commesse nella partita di campionato con l’Udinese, e tutto sommato ci riesce, aiutato anche da una difesa granitica e da un’Arsenal non troppo pimpante in attacco. Da segnalare una bella parata su Giroud, ed un’ottima uscita a 30 metri dalla porta proprio sull’attaccante francese involato da solo verso la porta.
MAGGIO 6 – Tanta corsa, sacrificio e copertura per il terzino destro. Una partita onesta, di fronte aveva clienti come Cazorla ed Ozil, ma non ne soffre più di tanto la velocità ed i dribbling. Ci si aspetta sempre qualcosa di più in fase offensiva, ricordando i fasti raggiunti nella gestione Mazzarri.
FERNANDEZ 6,5 – Da oggetto misterioso e sempre goffo, a titolare in partite importanti come quella di ieri sera. Prova solida del difensore argentino, contiene bene Giroud, mai in affanno.
ALBIOL 7 – Se la difesa del Napoli non sbanda mai, molto lo si deve al centrale spagnolo. Sempre preciso negli interventi, nelle giocate aeree, nell’impostazione palla al piede. Praticamente perfetto. Imprescindibile.
ARMERO 5,5 – Un voto dettato più dalla volontà mostrata e dalla quantità di chilometri macinati ieri su quella fascia, che dalla qualità delle sue giocate. Il colombiano appare molto impacciato, si propone sempre sulla sinistra, senza mai riuscire a mettere dentro un cross pericoloso. Ha una grande occasione ad inizio ripresa, imbeccato da un velo geniale di Insigne, ma la spreca tirando fiaccamente tra le mani di Szczensy.
BEHRAMI 6,5 – Fondamentale in una partita dove c’è da combattere e recuperare palloni sui precisissimi fraseggi dei Gunners. Evidenzia qualche lacuna nella fase di impostazione, ma non gli si può chiedere tutto.
DZEMAILI 6,5 – Benitez lo preferisce ad Inler, e gli affida il compito di recuperare più palloni possibili in mezzo al campo e di impostare il gioco: nessuna delle due cose gli riesce particolarmente bene all’inizio, quando si becca anche un giallo. Cresce con il passare dei minuti. Generoso.
CALLEJON 7,5 – Tantissimo lavoro sporco per lo spagnolo, che agisce prevalentemente sulla fascia opposta a quella in cui lo si è solito ammirare. Annulla Jenkinson, rincorrendolo fin nella propria trequarti, e ripartendo sempre con velocità e pericolosità. Un motore inesauribile per 90 minuti, corona la sua fantastica prestazione con un lob delizioso che vale il 2-0. Purtroppo inutile.
PANDEV 5,5 – Qualche buono spunto ad inizio partita, poi scompare, non riuscendo forse a trovare la posizione giusta tra le linee dell’Arsenal. Il meno in forma del pacchetto avanzato del Napoli, frenato anche da qualche acciacco fisico. Dal 57′ INSIGNE 6,5 – Ottimo impatto a gara in corsa del numero 24, manda subito in porta Armero con una giocata da fuoriclasse. Poi tanta corsa e sacrificio, fino all’assist al bacio per il gol di Callejòn.
MERTENS 6,5 – Il folletto olandese non riesce ad incidere più di tanto in avanti, ma ciò lo si deve alle tante energie spese nel rincorrere gli avversari, arrivando di conseguenza poco lucido alla giocata decisiva. Caricato a mille, si spreme per 90′, si fa ammonire. Da elogiare.
HIGUAIN 8 – Se ci fossero ancora dubbi sul reale valore di questo giocatore, lui li spazza via con una prestazione semplicemente pazzesca, da vero leader. Il gol è una gemma, mix di precisione, velocità, furbizia, senso del gol. Poi tanta corsa, pressing, assist, sponde, movimenti senza palla e, infine, le lacrime. Il San Paolo gli tributa un applauso infinito, lui con gli occhi lucidi ringrazia. Un simbolo.
ARSENAL
SZCZESNY 5,5 – Nel primo tempo rischia di fare la frittata quando spara sulla testa di Higuain un comodo disimpegno. Non è un portiere eccezionale, ma ha la fortuna di avere una difesa imperforabile davanti a lui. Tant’è che appena la difesa si apre, lui subisce.
JENKINSON 5,5 – Terzino di grande spinta, prova a mettere in difficoltà il Napoli proponendosi costantemente, ma Callejòn lo annulla non lasciandolo solo un attimo.
MERTESACKER 5 – Il centralone tedesco si disimpegna bene all’inizio, dove mette in mostra anche un’ insospettabile padronanza nel gioco palla a terra, poi soffre la veemenza del Napoli nella ripresa. Troppo veloce Higuaìn nell’occasione del gol per le sue lunghe leve.
KOSCIELNY 6 – Prova attenta del difensore francese, che chiude bene in varie occasioni, aiutando i compagni con raddoppi precisi. Ordinato.
GIBBS 5,5 – Anche lui prova a spingere tanto sulla sua fascia per mantenere il Napoli chiuso nella propria metà campo, ma non è mai pericoloso, e alla distanza sparisce.
ARTETA 5 – Sporca la sua gara con un’espulsione molto ingenua che poteva costare caro ai Gunners. Fino al rosso però, tanta qualità nel palleggio e copertura davanti alla difesa.
FLAMINI 6 – Encomiabile per la grinta che mette in questo tipo di partite, si propone spesso anche in attacco, senza riuscire mai a colpire. Ma la sua partita la fa sulla propria trequarti, dove recupera tantissimi palloni.
CAZORLA 5 – Lo spagnolo non entra mai in partita sul serio, qualche accelerazione pericolosa e niente più. Soffre la serata non particolarmente ispirata di Ozil. Dal 67′ RAMSEY 5,5 – Entra e quasi subito dopo Arteta viene espulso. Partecipa alla fase difensiva, senza poter sfruttare la sua velocità in ripartenza.
OZIL 4,5 – Passeggia, giochicchia, non incide. Serata no per il fuoriclasse ex-Real, se l’Arsenal soprattutto nel secondo tempo non gira è soprattutto per colpa sua.
ROSICKY 5,5 – Il ceco è il più anziano dei suoi, ma combatte come un ragazzino, gioca con sponde e tocchi precisi che mettono in difficoltà il Napoli nel primo tempo. Poi l’eccessivo dispendio di energie si fa sentire e viene richiamato in panchina. Dal 73′ MONREAL: Dà copertura sulla fascia sinistra nell’assedio finale.
GIROUD 5 – Perde nettamente il confronto fatto di fisico e muscoli con la retroguardia napoletana. Ci prova, ma è troppo solo e mal assistito.