Il sogno continua. Almeno fino a sabato sera. Con un (sorprendentemente) netto 3-1 il Raja Casablanca ha sconfitto i brasiliani dell’Atletico Mineiro, detentori della Copa Libertadores (la Champions League del Sudamerica) guadagnandosi il diritto a disputare la finale del Mondiale per Club contro i panzer del Bayern Monaco.
UNA NAZIONE IN FESTA– Non è la prima volta che una squadra africana raggiunge la finale di questa competizione (era già successo nel 2010 quando il Mazembe sfidò l’Inter in finale) ma è una primizia il fatto che sia una squadra della nazione ospitante a giocarsi il titolo nell’ultimo atto del torneo. Così, inevitabilmente, al fischio finale è esplosa la gioia non solo dei 35.000 dello stadio di Marrakech ma anche quella di una nazione intera pronta a riversarsi nelle strade per caroselli e torpedoni a ritmo di clacson.
AVVERSARIO INCONSISTENTE – La solita punizione magistrale di Ronaldinho, da sola non può bastare. L’Atletico Mineiro, presentatosi con i favori del pronostico alla vigilia di questa semifinale, si è sbriciolato di fronte ad una avversario tosto, organizzato e dotato di corsa e velocità nettamente superiori. Dinho è ancora, seppur solo a tratti ormai, un campione ma, come detto, da solo non è abbastanza.
IN FINALE PER LA STORIA – Adesso, sotto con il Bayern Monaco. Battere i tedeschi sarebbe un’impresa epica, ca va san dire. Un successo dei marocchini, però, oltre a scatenare il delirio di un intero paese (e forse di un intero continente) darebbe un senso nuovo, diverso, ad un torneo spesso tacciato di essere un’inutile giostra mediatica priva di un reale valore tecnico visto che (quasi) sempre sono la squadra campione d’Europa e quella del Sudamerica a sfidarsi in finale (come nella vecchia Coppa Intercontinentale). Per il Raja Casablanca, quindi, appuntamento con la storia, sabato, ore 20:30. Sognar non costa nulla.
