
A pochi giorni dall’assegnazione del premio individuale più ambito da ogni calciatore professionista, il Pallone d’Oro, a prendere la parola è uno dei tre finalisti, Frank Ribery, mattatore con il Bayern Monaco nell’arco di questa incredibile annata. L’ala di Guardiola non risparmia critiche alla decisione della Fifa di posticipare la chiusura delle votazioni, dal 15 al 29 Novembre – “E’ la prima volta che succede, per me non è giusto ed è chiaro che non mi avvantaggia, però non ho paura di nessuno e sono tranquillo” -; indifferenza, invece, su uno dei temi più discussi dell’ultimo periodo, ovvero l’annunciata assenza di Cristiano Ronaldo alla cerimonia d’assegnazione del Pallone d’Oro: “Non ho parlato con lui e non vedo perché dovrei farlo, non mi importa se ci sarà o meno, io dico soltanto che per me è un onore essere tra i candidati al trofeo e sicuramente andro’ alla cerimonia di premiazione”.
IL RAPPORTO CON GUARDIOLA – Ribery si sofferma a parlare anche del suo nuovo allenatore – che già in passato aveva provato a portarlo a Barcellona – e dei paragoni con Messi: “Parliamo molto e spesso paragona il mio gioco a quello di Lionel, mi dà molta libertà di movimenti, destra, sinistra, centro, posso muovermi liberamente. Il mio scatto è simile a quello di Messi, Guardiola mi voleva già al Barcellona e invece, per fortuna nostra, è venuto lui al Bayern”. La fama raggiunta dal francese non ha cancellato in lui però il ricordo di un’adolescenza difficile e povera, che racconta così: “Senza il calcio sarei probabilmente in difficoltà, io vengo dal ghetto, non avrei nulla e invece ho tutto, ma non dimentico le mie origini e le difficoltà che ho avuto e che mi hanno reso più forte”.
UN TIFOSO D’ECCEZIONE – A sostenere la candidatura di Ribery è l’altro fuoriclasse indiscusso dei Campioni d’Europa, Arjen Robben. Smentite, dunque, le dichiarazioni pro CR7 riportate qualche giorno fa sul quotidiano olandese Voetbal International. La rettifica arriva proprio ai microfoni de “L’Equipe”: “Spero proprio che lo vinca Ribery, la sua è stata un’annata strepitosa. E’ stato fondamentale nei nostri successi e merita il Pallone d’Oro al 100%. E’ falso dire che io lo darei a Cristiano Ronaldo, non l’ho mai detto, ho solo dichiarato che è incredibile quanto Real Madrid e Portogallo dipendano dalle sue prestazioni”.