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Lutto nel mondo del calcio: addio a Eusebio

Eusebio da Silva Ferreira
Eusebio in azione durante Inghilterra '66

Tra venti giorni sarebbero stati 72, ma la “Pantera nera” non è riuscita a piazzare  un ultimo scatto. Se ne va così, per un collasso susseguente ad un’insufficienza cardiaca (secondo quanto riporta A Bola), Eusebio da Silva Ferreira, al secolo semplicemente Eusebio, probabilmente il più grande campione della storia del calcio portoghese (non ce ne vogliano i fans di Cristiano Ronaldo).

Nato il 25 gennaio del 1947 a Maputo, capitale del Mozambico (all’epoca ancora colonia portoghese) è stato centravanti del Benfica tra il 1960 e il 1975 disputando 301 gare in cui mise a segno ben 317 gol che valsero alle ” aquile” di Lisbona ben 11 titoli nazionali, 5 coppe di Portogallo e una Coppa dei Campioni (nel 1961-62 battendo in un’epica finale il Real Madrid di Di Stefano e Puskas). Eusebio inoltre fu il primo calciatore di colore ad essere insignito del Pallone d’oro (1965).

Nazionale portoghese tra il 1961 e il 1973 con 41 gol distribuiti in 64 presenze, Eusebio guidò la selezione lusitana al miglior piazzamento di sempre in un Campionato del Mondo (terzo posto ai mondiali inglesi del 1966) lasciando il suo graffio con una quaterna alla malcapitata Corea del Nord (in vantaggio per 3-0 dopo nemmeno 30′) ai quarti di finale e laureandosi capocannoniere del mondiale con 9 centri.

Attaccante potente ed esplosivo dalla progressione inarrestabile, dotato di grandissima tecnica e di un tiro al fulmicotone, la “Perla Nera” fu, per tutti gli anni 60′, la risposta del calcio europeo al fenomeno brasiliano Pelè.

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