
Sono 50 i giornalisti accorsi dal Giappone per assistere alla presentazione di Keisuke Honda, neo acquisto del Milan proveniente dal CSKA Mosca. Il trequartista giapponese non può nascondere la gioia per la riuscita della trattativa e spera di poter essere utile sin da subito: “Sono davvero entusiasta, sono molto felice. Vorrei ringraziare Galliani, Gandini e mio fratello per il trasferimento al Milan. Non vedo l’ora di poter dimostrare sul campo tutto il mio valore. Esordio con il Sassuolo? Non lo so, non gioco da un po’. Il Milan è un grande club e quindi mi devo preparare bene per scendere in campo”.
LE MIE QUALITA’ – Honda si presenta innanzitutto dal punto di vista tecnico: “Posso giocare in ogni posizione, se dovessi scegliere direi dietro le punte. So qual è il mio ruolo, cioè giocare bene sul campo. Nagatomo mi ha parlato dei tifosi italiani, che conoscono bene il calcio e se non giochi bene ti mandano al quel paese. Il mio obiettivo quindi è quello di giocare bene”. Il giapponese spende belle parole anche per il Milan, dimostrando di essere pienamente consapevole del blasone e dell’ambiente in cui è arrivato: “Volevo venire qui perchè voglio vincere con il Milan, in particolare la Champions League. Volevo venire qui già ad agosto, ma ho continuato a giocare per la mia squadra, sapendo che poi a gennaio sarei venuto qui. Penso che la squadra non sia così in cattive condizioni, ho visto la partita contro l’Atalanta. Io credo di poter dare una mano importante, possiamo migliorare ancora tanto. Zaccheroni, mi ha consigliato di venire qui, mi ha detto che il Milan è un top club. Mi ha detto che dovrò fare bene e che questo è solo l’inizio, mi dovrò impegnare al massimo”.
ANNO NUOVO, VITA NUOVA – Molte le domande anche sui particolari e sulle curiosità relative alla vita del giapponese. Su Milano e sullo spirito del Samurai: “Mi piace, è diversa dalle città giapponesi. Vorrei conoscerla meglio, andare in nuovi ristoranti, anzi se ne conoscete qualcuno me lo potete consigliare. Non ho mai incontrato un samurai quindi non saprei cosa dire. Ma credo che gli uomini giapponesi per natura non mollano mai, sono forti. Io penso di avere queste caratteristiche, e questo spirito mi accompagnerà anche in campo”. Una battuta anche sui nuovi compagni di squadra, Kakà e Balotelli, e sul numero di maglia: “Sono contento di poter giocare con loro, voglio imparare tanto da loro che sono dei campioni. Se giocheremo bene potremo vincere lo scudetto nei prossimi anni. Il numero 10? Sapevo che un giorno il mio sogno che si sarebbe realizzato, a 12 anni lo avevo scritto anche in un tema che avrei voluto giocare in Serie A e indossare la maglia numero 10 del Milan.