
Al termine dell’incontro valido per gli ottavi di Coppa Italia tra Udinese e Inter, i due allenatori, Guidolin dell’Udinese e Mazzarri per l’Inter si sono soffermati per analizzare il match nel post partita. Ecco le loro parole:
GUIDOLIN: “Questa vittoria è frutto del lavoro dei ragazzi soprattutto nel primo tempo. Avevamo preparato bene questa partita e siamo andati vicino al raddoppio anche più volte. E’ una vittoria importante che ci dà slancio per il campionato dove venivamo da una brutta sconfitta interna contro il Verona. Ora dobbiamo pensare di nuovo al campionato e pensare di fare bene. Bisogna giocare con questo spirito tutte le partite. Di Natale? Credo che il suo sia stato uno sfogo del momento. Ieri abbiamo avuto un confronto: l’ho visto sereno e tranquillo. Non bisogna dimenticare quel che ha fatto per questa squadra. Il suo fisico e il suo spirito sono ancora integri e sono sicuro che da qui in avanti sarà ancora decisivo per l’Udinese”.
MAZZARRI: “Nel primo tempo la squadra non ha interpretato la partita come l’avevamo preparata. Il secondo tempo invece siamo cresciuti ma non è bastato. Purtroppo siamo ancora un cantiere aperto e dovevo provare alcuni giocatori. E’ un dazio che abbiamo pagato soprattutto nel primo tempo. La notizia positiva è il rientro di Milito. Era tanto che non giocava novanta minuti. Il risultato purtroppo non ci soddisfa ma siamo usciti e d’ora in avanti ci concentreremo sul campionato, puntando anche su giocatori come Milito. Lontani dalla Juve? Che c’entra la Juve? Sin dall’inizio siamo stati chiari che quest’anno sarebbe stato un anno di transizione dove c’erano da fare diverse cose. In Coppa Italia dovevano andare avanti il più possibile anche perchè volevo dare la possibilità a chi ha giocato meno di mettersi in mostra. Se abbiamo perso contro l’Udinese è anche perchè lo scorso anno siamo arrivati noni. A fine anno faremo i conti. Guarin? Se si pensa alla sua possibile cessione è facile capire in che momento è la società. Abbiamo otto giocatori in scadenza. C’è un processo di ringiovanimento e probabilmente hanno scelto me perchè sanno quello che ho fatto a Napoli. sono partito da una squadra al sest’ultimo posto e l’ho portata in alto”.