
Il 12 ottobre 1996 è segnato nella storia dell’Arsenal Football Club. Quel giorno, infatti, si giocava, all’Edwood Park, Blackburn Rovers–Arsenal, terminata 2-0 per i Gunners grazie ad una doppietta di Ian Wright. In quella partita, fece il suo esordio il primo allenatore non britannico dell’Arsenal. Quel giorno, iniziò l’era Wenger.
Arsène Charles Ernest Wenger, di origini francesi (nato a Strasburgo il 22 Ottobre 1949), arrivò alla corte londinese con un’ottimo palmarès per esser un allenatore giovane (iniziò ad appena 33 anni): 1 Campionato Francese e 1 Coppa di Francia col Monaco (allenato dal 1987 al 1994); 1 Coppa dell’Imperatore e una Supercoppa del Giappone col Nagoya Grampus Eight (allenata nel 1995-1996); in Inghilterra, però, era relativamente sconosciuto, ma non agli esperti, che vedevano nel francese un ottimo pretendente ad allenare la nazionale inglese. Ad aggiudicarsi l’allenatore però fu l’Arsenal. La sua prima stagione col club del cannone fu ottima, sfiorando la qualificazione alla Champions soltanto per la sola differenza reti. Ma era solo l’inizio. L’anno dopo, infatti, Arsène entro subito nella storia del club conducendolo al suo secondo Double. Fondamentale per il successo fu la solida difesa composta da Tony Adams, Nigel Winterburn, Lee Dixon e Martin Keown, oltre ai centrocampisti richiesti dallo stesso Wenger (Patrick Vieira, Emmanuel Petit e Marc Overmars) e ad un attacco in cui si combinavano bene l’appena diciannovenne Nicolas Anelka e Dennis Bergkamp. Una squadra fenomenale, amalgamata e scelta con i minimi dettagli dal transalpino, il quale fin da subito cercò di modellarla secondo i propri voleri. Negli anni successivi i Gunners rimasero sempre al centro del calcio che conta arrivando a sfiorare, nel 1995, la tanto ambita Champions League, dove si dovettero arrendere in finale solamente al Barcellona di Ronaldinho (giocando in 10 uomini praticamente tutta la partita, vista l’espulsione del portiere Lehmann al 18′). Ad oggi, il suo Arsenal è il più vincente in assoluto: 3 Campionati Inglesi, 4 Coppe d’Inghilterra e 4 Community Shield. Inoltre, negli anni, ha accresciuto la fama di essere un grande scopritore di talenti e di saperli valorizzare al massimo. Portò già ai tempi del Monaco, un certo George Weah, divenuto, in seguito, FIFA World Player con il Milan. Nel suo periodo all’Arsenal, Wenger ha messo sotto contratto giocatori giovani e relativamente sconosciuti, come Patrick Vieira, Nicolas Anelka, Cesc Fàbregas, Kolo Tourè, Robin van Persie e Emmanuel Ebouè, trasformandoli tutti in giocatori di valore mondiale (“Noi all’Arsenal non compriamo superstar, noi le costruiamo“)
Il suo trono all’Arsenal dura ormai da 17 anni, facendone di Wenger, dopo Sir Alex Ferguson, l’allenatore più longevo della Premier League. Dopo 17 anni fatti di soli record e soddisfazioni (oltre ai due Double vinti nel 1998 e nel 2002, Wenger è anche l’unico allenatore nella storia del campionato inglese a terminare l’annata senza subire una sconfitta nel 2004), ad oggi il francese continua a regalare emozioni ai suoi sostenitori (primo in solitaria in Premier League) tanto da portare la dirigenza londinese a proporgli il rinnovo contrattuale (in scadenza a giugno 2014): secondo il Daily Mail, infatti, Il proprietario dell’Arsenal, Stan Kroenke, è oggi a Londra con un nuovo contratto di 3 anni a 10 milioni di euro a stagione per il francese. La firma dovrebbe arrivare oggi, prolungando un matrimonio che è pronto ad arrivare al raggiungimento dei 20 anni.