
Fabio Capello fa sempre notizia. Le sue parole, mai banali, sono sempre tenute in grandissima considerazione dagli addetti ai lavori. E non potrebbe essere altrimenti, visto che chi parla, ha vinto con Milan, Juve, Roma, Real, ha allenato la nazionale inglese ed ora siede sulla panchina di quella russa.
THOHIR, NON VA – Capello è stato intervistato da “Fox Sport”, dove ha subito bocciato l’operato (anzi, il non-operato) di Thohir: “Quando si parla di squadre importanti, si pensa che quando arriva un nuovo Presidente possa fare qualcosa per rafforzare questa squadra – spiega – Thohir non lo sta facendo, questa è la verità. Uno che entra in squadre come l’Inter non può fare certi discorsi, meglio prima vendere, poi comprare. Sono tifosi che hanno ricordi di vittorie, di ricordi felici, non si può pensare ad un anno di transizione. Non mi convince, non sta facendo nulla. L’Inter è un patrimonio del calcio italiano, non possiamo perdere i giocatori più importanti”.
FIDUCIA IN SEEDORF – Dall’Inter si passa all’altra squadra milanese, il suo vecchio Milan, allenato ora da Seedorf, uno suo ex-giocatore. “L’ho scelto per il Real Madrid quando aveva 20 anni. E’ maturato molto, mi ha dato l’impressione di sapere dove vuole andare, mi ha dato l’impressione di essere convinto delle proprie capacità e, soprattutto, di poter dare qualche cosa in più a questa squadra. Non tanto in fatto di esperienza, perché esperienza come allenatore non ne ha, ma soprattutto come creare il gruppo, creare una certa mentalità, quella mentalità vincente che ha caratterizzato sempre il Milan. L’ostacolo più grande saranno i primi risultati e capire il valore della squadra che ha in mano, perché qualche giocatore lo conosce, ma non li conosce tutti in profondità e questa è una cosa molto importante”. Si è parlato, nei giorni scorsi, di un suo ritorno ai rossoneri da dirigente: “Non verrò a fare il dirigente al Milan, anche se ho buonissimi rapporti con tutto lo staff del Milan, con tutti i dirigenti, con il Presidente, ma rimarrò ancora in Russia per qualche anno, anche dopo il Mondiale, non ho firmato ma poco ci manca. Ho solo un dispiacere, perché c’era un amico, una persona che reputo bravissima e competente, che è Ariedo Braida (che ha lasciato la carica di direttore sportivo a fine anno scorso), l’unico che in questa storia ci ha rimesso più di tutti.”
IL MILAN E LA CHAMPIONS – Capello tifa Milan in Europa, ma non vede i rossoneri favoriti in Champions, contro l’Atletico Madrid. “Faccio il tifo per il Milan, essendo madridista, non posso tifare l’Atletico. Ma ci sono poche possibilità. Ho visto una squadra compatta, determinata, una squadra determinata, ma che ha anche gradi individualità, una squadra molto difficile da battere. L’Atletico è una formazione compatta, molto umile, lottano su ogni palla, sono messi bene in campo. Giocare contro il Barcellona e non permettergli di giocare come vuole e non farli ragionare è difficile, e loro ci sono riusciti. E questo vuol dire che la partita era stata preparata molto bene, ma soprattutto che nei giocatori, tra i giocatori c’è tanta voglia di fare e di mettersi al servizio della squadra, perché tutti corrono, tutti pressano, tutti cercano di rendersi utili.”
Ma chi è la favorita in Champions League? “Ho detto Real Madrid e continuo nella mia, anche il Manchester City, è molto forte, il Barcellona come sempre. Il Bayern Monaco di Guardiola è un’altra squadra favorita, ma se dovessi fare una classifica metterei il Real davanti a tutti”.
ALLEGRI CT? MI PIACE – Ultimo pensiero per l’ex allenatore del Milan: “Allegri secondo me ha avuto una sola colpa, quella di non andare via la scorsa estate. E’ un buon allenatore ha vinto uno scudetto, però quando ci sono proposte come quelle che ha avuto dalla Roma… Non ha capito che aveva terminato il suo percorso con la squadra. Un allenatore deve capire quando ha terminato il suo percorso. Andrà in Nazionale? Lo vedrei benissimo come commissario tecnico, Tassotti potrebbe seguirlo, ma credo che stia bene al Milan.” Seedorf è stato accusato di inesperienza: “Lo dissero anche di me. Speriamo che il presidente Berlusconi abbia avuto una buona intuizione anche questa volta come la ebbe con me e con Sacchi.”