
A Castelvolturno oggi è il giorno della presentazione di Jorge Luiz Frello Filho, conosciuto come Jorginho. Il nuovo centrocampista del Napoli, dopo un piccolo blackout che ha paralizzato la conferenza in programma alle 12.30, si è presentato nella sala stampa del centro sportivo azzurro, e ha indossato la nuova maglia stile camouflage rivisitata rispetto alla prima presentata quest’anno con l’inserimento dei colori giallo e azzurro.
PRIME PAROLE– Dopo i primi scatti, l’italo-brasiliano arrivato dal Verona ha esordito così:“Mi ha colpito l’accoglienza che ho avuto. Sono stato accolto veramente bene. Sono venuto sapendo che ho delle qualità e cercherò di dare il mio contributo a questa grande squadra imparando dal mister e dai compagni, e se il mister vuole io sono pronto. Non essendo molto forte fisicamente cerco di leggere e anticipare l’azione avversaria”. Sulla scelta di venire nella squadra azzurra e sulla prossima partita ha risposto:“E’ successo dopo la partita col Verona, io sapevo dai giornali dell’interesse azzurro. E’ sempre un piacere e uno stimolo in più per fare bene e per continuare a crescere imparando con umiltà. Devo solo continuare a fare il lavoro che faccio da anni. Quando ero a Verona non pensavamo alle altre squadre. Adesso penso al Chievo, poi si vedrà. L’obiettivo del Napoli dev’essere quello di pensare partita dopo partita. Sono pronto per il Chievo, se il mister vuole io cercherò di esserci. Mi hanno già raccontato del pubblico in casa, deve essere un punto di forza e non devo avere paura del San Paolo. Il Napoli gioca per vincere, cerchiamo di vincere la prossima partita, tutti giocano per vincere”.
MODELLI E CONCORRENZA-Sul possibile arrivo di un altro centrocampista il neo acquisto ha risposto:“Il Napoli fa il suo lavoro, e se crede che sia giusto prendere altri giocatori è giusto che lo faccia. Io comunque sono felicissimo che abbiano scelto me”. Riguardo ai modelli su cui ispirarsi:“Non ho un modello preciso, ovviamente ammiro Xavi e Pirlo. L’8 mi è sempre piaciuto, poi a Napoli so che è un bel numero”. Alla domanda del paragone con Hamsik:”Ho fatto la mezz’ala a Verona, ma mi sento più a mio agio giocando da regista. Mi piace tirare i rigori ma non ne ho parlato con il mister, il rigorista c’è già, poi col tempo ne parleremo”.
“IO SONO JORGINHO”-In Campania l’ex scaligero ha trovato anche molti brasiliani in squadra:”Ho legato con i brasiliani che ci sono in squadra, mi hanno già portato a cena. Mi hanno fatto sentire subito a casa. Sono arrivato per fare il mio lavoro, non mi sento né Inler né Behrami, io sono Jorginho”. E in chiusura piccola risposta anche sulla possibilità di entrare a far parte del gruppo della Nazionale Italiana di Cesare Prandelli:”Cerco di fare bene in modo che Prandelli si possa accorgere di me”.