
Prelevato dal Nantes nell’ultima sessione invernale di mercato, Filip Djordjevic, centravanti serbo a lungo ricercato dalla Lazio, dalla scorsa estate è diventato ufficialmente un nuovo giocatore biancoceleste. Giunto a Roma con grandi aspettative, in questa prima fase della stagione, non ha di certo deluso i tifosi del club capitolino, che pian piano si stanno affezionando al calciatore nato a Belgrado nell’87, che sta conquistando i propri supporters a suon di gol e belle prestazioni. Intervistato da ‘Sky Sport’, Djordjevic ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Sono nato per essere calciatore e non ho mai fatto un altro sport. Il calcio è tutto per me e se non avessi fatto questo mestiere, probabilmente sarei stato un business man. Parlano tutti delle mie esultanze e per il futuro vorrei organizzare qualcosa di speciale. Magari nel derby? E’ una partita fondamentale. Voglio vincerlo, fare bene e godermi la vittoria con la squadra. Il mio attaccante preferito è stato Crespo, anche se devo ammettere che mi piaceva tanto Kakà. Il mio ruolo? Ho fatto anche il centrocampista, poi l’esterno sinistro. Ma sono diventato alto e bravo di testa e di conseguenza gli allenatori mi hanno cambiato di ruolo mettendomi in attacco.”
Un’intervista a 360° quella rilasciata da Djordjevic a Gianluca Di Marzio, giornalista ed esperto di calciomercato di ‘Sky Sport’. Parlando proprio di mercato, il calciatore serbo in passato è stato anche vicino ad indossare la casacca giallorossa, anche se ironicamente dichiara di non saperne nulla. Oltre a parlare di questa curiosità, Djordjevic si è lasciato andare anche sul dualismo con Miroslav Klose, sull’importanza del matrimonio, sui disordini in Serbia–Albania ed infine sulla città di Roma e sugli obbiettivi da raggiungere con la sua Lazio:
“Roma? Dicono che in passato mi voleva, ma io non ne so nulla. Klose è un grande calciatore ed un grande professionista, con lui è tutto più facile. Non c’è competizione, è un grande esempio per noi. Anche se parla poco, vive il calcio ed è un nostro leader come Candreva ed altri. Serbia-Albania? Non è stato bello per il calcio, ma è stata una cosa politica più che calcisitica. Quella dei tifosi sul campo non è una bella immagine, ma noi vogliamo andare a Francia 2016. Roma? Mi piace tutto. Visito spesso il centro e mi piace la vita. Ho trovato casa in una bella zona. Mia moglie mi aiuta e mi sostiene, parliamo tanto e lei è molto importante per me. Non mi da fastidio se parlano di lei, fa la modella e questo è il suo lavoro. Obbiettivi con la Lazio? In questo momento il sogno è giocare in Europa il prossimo anno.“