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Bufera Figc, la polemica si allarga alla politica: è scontro in Parlamento

Le recenti assunzioni in FIGC dei figli di Tajani e Giorgetti hanno sollevato un polverone che è arrivato fino alla Camera dei Deputati dove il tema è stato proposto nel corso del Question Time

Il ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi, è stato chiamato a rispondere a delle polemiche riguardanti l’assunzione di Marta Giorgetti, figlia di Giancarlo Giorgetti, ministro all’Economia e alle Finanze, e di Filippo Tajani, secondo genito di Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro per gli Affari Esteri, con diversi ruoli all’interno di organi della FIGC. L’argomento è stato sollevato dai deputati del Movimento 5 Stelle durante il Question Time alla Camera dei Deputati.

Bufera in FIGC per il caso assunzioni (ANSA) – Stopandgoal.net

Il deputato Riccardo Ricciardi del M5S ha affermato che le persone con determinati cognomi non dovrebbero godere né di vantaggi né di svantaggi. Ha citato i casi di Filippo Tajani, che è stato assunto in un comitato della FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio), e di Marta Giorgetti, che è stata assunta con un ruolo presso Casa Italia. Entrambi questi organismi sono considerati indipendenti dalla politica e operano in ambito sportivo. Ricciardi ha espresso preoccupazione riguardo a quella che sembra essere una pratica di nepotismo nello sport italiano.

Bufera FIGC: lo scontro in Parlamento

Carmela Auriemma, anch’essa deputata del M5S, ha affermato che il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, sembra aver sostituito la pratica del calciomercato con quella del “famiglia-mercato,” sostenendo che Filippo Tajani è stato assunto in un momento inopportuno, addirittura prima della costituzione del comitato per l’organizzazione degli Europei 2032. Ha sollevato la questione dell’omonimia, sottolineando che in Italia, coloro che non hanno parentele influenti sono spesso costretti a inviare numerosi curriculum per cercare lavoro, a differenza delle infinite possibilità che hanno i figli di.

Abodi contro le polemiche sul nepotismo (ANSA) – Stopandgoal.net

In risposta alle critiche, il ministro Abodi ha affermato che la FIGC è un ente di diritto privato, con norme statutarie e regolamentari proprie, e che il governo non ha poteri di vigilanza o controllo sulle nomine dei suoi vertici o sull’assunzione di personale. Inoltre, ha spiegato che la FIGC ha una policy specifica per le assunzioni. Ha difeso l’ufficio dedicato all’organizzazione degli Europei 2032, sostenendo che è stato creato nel 2019 per gestire le competizioni sportive sul territorio italiano, inclusi eventi come l’Euro 2020 e la finale della Nations League. Ha concluso affermando che avere un cognome non dovrebbe implicare né vantaggi né svantaggi, e che questo principio dovrebbe essere rispettato.

Mario Pompa

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