Salta l’accordo tra i Rangers e Davide Ancelotti per via della curiosa e improvvisa inversione di marcia dell’allenatore italiano.
Era tutto pronto, mancavano davvero “solo” le firme sui contratti per dare il via a questa nuova e stimolante collaborazione, ma il figlio di Carlo ha deciso di cogliere al volo l’opportunità che si è presentata in Serie A. E pensare che nel corso di queste settimane se n’era già parlato, ma il giovane allenatore italiano non si era mai convinto al punto da prendere quest’opzione seriamente in considerazione. Forse parlare con papà Carlo avrà aiutato, ma non è da escludere che dietro ci possa essere anche altro.
Niente Rangers: Ancelotti ha scelto la Serie A
Davide Ancelotti sembrava destinato a diventare il nuovo allenatore dei Rangers, ma invece così non sarà. Il figlio d’arte è tornato sui suoi passi dopo aver ricevuto una proposta allettante dalla Serie A, che comunque non sarebbe l’unica in queste settimane così intense ma soprattutto incerte, dato che non è da escludere la sua permanenza al fianco di papà Carlo in questa nuova avventura sulla panchina del Brasile.
La sensazione, però, è che questo scenario sia di difficile realizzazione, anche perché Davide ha tutte le intenzioni di questo mondo di mettersi in proprio, ma allo stesso tempo vuole farlo senza prendere decisioni affrettate che possano minarne la carriera, anche perché c’è da fare i conti con un cognome tanto importante quanto pesante.
Ed è proprio per questo motivo che Davide Ancelotti avrebbe messo in stand-by i discorsi con i Rangers per approfondire un momento quelli con il Como, anche se la sensazione è che l’opzione Lariana possa arenare prima del tempo considerata la volontà del club di Serie A di continuare con Cesc Fabregas in panchina per almeno un’altra stagione. Ed è qui che entra in gioco il Bayer Leverkusen, Club che potrebbe liberare il posto in panchina a Como ad Ancelotti.
Davide Ancelotti ha deciso il suo futuro
Il futuro di Davide Ancelotti potrà essere tanto a Como quanto a Glasgow, ma realtà dei fatti è un’altra: al momento l’unica certezza si chiama Brasile. Come anticipato, il figlio di Carlo seguirà il padre nei primissimi mesi di questa sua nuova avventura per facilitargli qualche compito, anche perché non è semplice passare da una squadra di Club ad una Nazionale, tra l’altro tanto prestigiosa come quella brasiliana.
Adempiuti i propri compiti Davide potrebbe mettersi in proprio, ma l’idea di poter partecipare dalla panchina ad un Mondiale potrebbe stuzzicarlo al punto da fargli rimandare questa decisione di 12 mesi. Al momento, comunque, questa non sarebbe neanche un’opzione per lui, ma se dovesse nascere un buon feeling con i giocatori del Brasile, non è da escludere che questo pensiero possa cominciare a frullargli nella mente. Staremo a vedere.