È il caso di Mattia Zaccagni, il calciatore ha svelato un retroscena destinato a far discutere: ha rifiutato la Juventus per restare alla Lazio.
A volte il calcio sa ancora sorprendere. Non per un gol all’ultimo minuto o un colpo di mercato inaspettato, ma per una scelta controcorrente.
In un’epoca in cui molti calciatori seguono la via più sicura, più ricca o più blasonata, c’è chi decide di restare dove si sente davvero a casa.
Detto così sembra quasi una provocazione, specie alla vigilia della sfida tra Lazio e Juventus, ma le parole del numero 20 biancoceleste sono state chiare. “Sì, c’è stato l’interesse della Juve, ma ho scelto di restare. Qui mi sento in famiglia”, ha raccontato Zaccagni con la sincerità di chi sa bene cosa conta davvero nella propria carriera.
Il suo nome era finito da tempo sul taccuino dei dirigenti bianconeri, alla ricerca di esterni offensivi capaci di saltare l’uomo e creare superiorità. Zaccagni, con la sua rapidità, il dribbling secco e un fiuto del gol mai banale, rientrava perfettamente nel profilo cercato. Eppure, nonostante l’interesse concreto, l’affare non è mai decollato. Non per un problema economico, né per vincoli contrattuali. Ma per scelta personale.
“Alla Lazio ho trovato stabilità, affetto, fiducia”, ha detto il giocatore. Un’affermazione che, nel mondo del calcio moderno, ha quasi un valore rivoluzionario. Perché resistere al richiamo di una big come la Vecchia Signora, che per tanti rappresenta un punto d’arrivo, non è cosa da poco. Soprattutto se a tentarti è un club con la storia, i titoli e la visibilità internazionale della Juventus.
Un ruolo per le emozioni
Questa decisione di Zaccagni apre anche uno spiraglio interessante sul ruolo delle emozioni nel calcio di oggi. In un contesto dominato dai numeri, dalle plusvalenze e dalle offerte a sei zeri, fa effetto sentire un calciatore parlare di famiglia, di ambiente, di legami costruiti con il tempo. E la Lazio, in questo senso, sembra aver fatto centro.
Il rapporto tra Zaccagni e il club capitolino è cresciuto in modo costante. Dall’arrivo nel 2021, l’esterno ha saputo ritagliarsi un ruolo sempre più centrale nello scacchiere biancoceleste. Gol decisivi, prestazioni solide e una continuità finalmente trovata dopo anni di alti e bassi. Non a caso, la Lazio ha deciso di puntare su di lui anche per il futuro, prolungando il contratto fino al 2029.
E chissà se questo legame speciale si farà sentire anche in campo nella prossima sfida tra Lazio e Juventus. Un duello carico di significati, dentro e fuori dal rettangolo verde. Un’occasione per Zaccagni per ribadire, anche con i fatti, la bontà della sua scelta.
Del resto, chi dice che per fare carriera bisogna sempre cambiare casacca? Forse, a volte, la vera ambizione sta nel restare. E nel costruire qualcosa di importante dove ti senti davvero te stesso.