
Si impone il Pescara al Biondi di Lanciano.
Il risultato finale di 1 a 0, è frutto di un calcio di rigore sanzionato ai danni della Virtus per un intervento di Troest, che atterra Ragusa con una spallata ai limiti della regolarità. Giallo, calcio di rigore, Maniero si incarica della battuta e spiazza Sepe. 1 a 0 è l’11° del primo tempo. Da quel minuto la partita cambierà radicalmente senza tuttavia regalare emozioni particolari.
Ma passiamo alla cronaca della partita.
C’era grande attesa, la tensione era palpabile nell’aria, lo stadio gremito in ogni ordine e fila, 1400 i tifosi pescaresi al Biondi, d’altronde il derby, da sempre sentitissimo in Abruzzo, non si giocava dal 2010.
La Virtus deve rinunciare all’ultimo a Federico Amenta, colonna della miglior difesa del campionato, al suo posto in campo Antonio Aquilanti, frentano di nascita e con un passato al Pescara. Mancano a centrocampo Viviano, Rizzo e Nielsen per i delfini.
Partita equilibrata già dai primi minuti, qualche timida incursione nell’area pescarese da parte della Virtus, questo fino all’11° quando Ragusa viene messo giu da una spallata di Troest, chiamata fin troppo fiscale da parte dell’arbitro Cervellera, calcio di rigore, Maniero si incarica della battuta e insacca nella porta difesa da Sepe. Decimo sigillo per l’attaccante pescarese.
La Virtus in svantaggio non si demoralizza e continua ad attaccare tuttavia senza creare troppo scompiglio nell’area avversaria, spesso esponendo il fianco alle ripartenze di Politano.
La prima frazione si chiude senza troppe emozioni. Alla ripresa entra in campo Piccolo al posto di Minotti, troppo lento il possesso palla del centrocampista frentano, l’attaccante napoletano viene chiamato in causa dunque per velocizzare la manovra offensiva frentana.
Tuttavia al 52° è il Pescara ad andare vicino al raddoppio: Schiavi colpisce debolmente di testa e quasi inganna Sepe che recupera sulla linea.
Al 64° è il turno della Virtus di impensierire Belardi. Scambio al limite dell’area tra Plasmati e Di Cecco il pallone arriva a Piccolo che calcia forte ma troppo centrale, il portiere biancoazzurro respinge.
Gli ultimi 20° minuti vedono il Pescara cercare di raddoppiare per chiudere la partita, e la Virtus che manda in campo Turchi e Falcinelli prova a sfruttare le ripartenze concesse dai bianco azzurri ma senza impensierire più di tanto la difesa pescarese.
Neanche il super recupero di quasi 9 minuti, concesso per le ripetute perdite di tempo dei giocatori pescaresi, sblocca la situazione, al 92° Marino viene espulso per proteste.
La Virtus scivola in quarta posizione, scavalcato dal Crotone, in vista della trasferta di Spezia, il Pescara, a due punti dai rossoneri, continua la striscia positiva arrivando ad otto risultati utili consecutivi.